TERAMO – Con la citazione diretta a giudizio per ‘pericolo di disastro ferroviario’ per sei dipendenti di Rete Ferroviaria Italiana la Procura di Teramo scrive la parola fine sull’inchiesta per l’incidente sfiorato sulla tratta Giulianova-Roseto degli Abruzzi della ferrovia Adriatica il 7 luglio 2017. Quel giorno un treno merci, proveniente dalla Francia e diretto a Fossacesia, rischiò di scontrarsi con un treno regionale proveniente da Rimini e diretto a Foggia. Scontro evitato solo grazie al fatto che uno dei due macchinisti riuscì all’ultimo momento ad azionare i freni d’emergenza.
Subito dopo i fatti la Procura aprì un’inchiesta; le indagini avrebbero evidenziato come la causa dell’accavallamento dei due treni sullo stesso binario sarebbe da individuare in un malfunzionamento del sistema di sicurezza, provocato a sua volta da una non conforme verniciatura dei binari stessi. Verniciatura che avrebbe provocato un’interferenza che non permise al treno merci di rilevare la presenza del regionale su quello stesso binario. Da qui la citazione diretta a giudizio dei sei dipendenti di Rfi: i tecnici sono accusati di non aver rispettato le disposizioni relative alle procedure di verniciatura e due responsabili delle unità manutentive di aver omesso di divulgare, con la dovuta attenzione, al personale tecnico le norme sulle modalità di verniciatura.